Peserà tutto quello che non è stato: il calore della festa, i colori del folklore, la gioia di ritrovarci e di stringerci forti come Comunità. 

Ricorderemo ogni istante di quello che abbiamo vissuto, così nascosto in fondo ai nostri cuori che battevano insieme, a ritmo di riscatto e malinconia, traboccanti di orgoglio e speranza. 

Ecco la nostra festa. Di tutti quei novolesi, veri, semplici, fieri. Del tripudio dei quei simboli che, mai come quegli anni di difficoltà per tutti, hanno mostrato a tutti la loro potenza. Il sacro fuoco, la presenza essenziale, Antonio. 

Ogni novolese in cuor suo, tutti i cuori all’unisono: proteggici e liberaci. Per questo sotto la cenere di quella Focara insolita, resterà la traccia eterna della passione.

Di chi ci crede ancora, a chi ci crede davvero.